lunedì 10 settembre 2007

grossman

Forse un altro anno riuscirò; andrò anche io a Mantova; passeggerò nel bosco con David Grossman; come ho visto nel tg, spadellando in piedi nei tre metri stretti stretti dove si svolge giorno dopo giorno la vicenda casalinga della mia esistenza; ho potuto dare una rapida occhiata, solo una rapida occhiata e mi sembrava che le donne lì a passeggire avessero almeno dieci anni più di me; allora avevano potuto lasciare a casa figli ormai cresciuti e andare a stanare nel weekend lo scrittore. (Siamo noi donne a leggere di più, non è vero? Siamo noi a fare la corte plaudente alle presentazioni di libri).
Andrò, quando gli occhiali per vederci da vicino saranno definitivamente appesi al collo con un cordino colorato, invece di restare ancora nascosti al fondo della borsetta. Avrò un abbigliamento sportivo minimale. E gli parlerò. Parlerò a David Grossman.
E gli dirò:
- Che tu sia per me il coltello mi ha rovinato la vita; che ti è saltato in mente di indicarmi la possibilità, la detonante possibilità di esistere sulla carta, nella parola, di ritrovare un io soffocato da anni, facendolo riemergere in una dimensione parallela e dolorosa?
- Qualcuno con cui correre mi avrebbe cambiato la vita se avessi potuto leggerlo a 15 anni, invece che quasi quaranta; i cattivi maestri, che mi hanno istigato a gettare via il tempo e quindi la vita, hanno popolato la mia adolescenza; questo romanzo mi ha appassionato, mi ha fatto sentire il desiderio potente di essere giovane e ancora in tempo per provare a plasmare qualcosa di più, per provare a essere migliori, per avere, appunto, la passione del vivere;
- Col corpo capisco ho cercato di leggerlo senza immedesimarmi, ed è stata una lotta durissima perché tutte le donne di quel libro, mentre accettavano la poesia della loro carne, mi urlavano: “non lo vedi, che sei come me?”
Gli dirò: è per questo, per questa intrusione nella mia vita, per questa impossibilità a restare indifferenti, nonostante la ricercatezza della noiosissima prosa, che penso che, piaccia o non piaccia, tu sia un vero Scrittore.

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