C’è una qualità che mi rende estremamente simpatici i romanzi di Scarlett Thomas e cioè la tipologia di protagonista femminile lontana mille miglia dagli stereotipi attuali: che bello una donna che fuma, si malveste, si occupa di matematica e crittografia e si concede amori occasionali!
Poi c’è questa gran bella quantità di informazioni culturali, questo amore per il sapere in quanto tale che scorre fra le pagine e che le rende accattivanti, anzi eccitanti.
Ho letto PopCo veramente di gusto; come di gusto avevo letto Che fine ha fatto MrY. Il gusto dell’avventura; il gusto del mistero; il gusto della scienza e della filosofia.
Si intravede la tecnica indubbiamente: nel dosaggio di descrizioni dialoghi e introspezione, nell’alternarsi di presente e flashback, nella costruzione di misteri.
Detto questo, PopCo è un po’ deboluccio nella storia. Nella fretta di affastellare nozioni e introdurre elementi di thriller un po’ fini a se stessi, qualche colpo di scena promesso non viene mantenuto e qualche elemento intrigante si perde per strada. Le pagine migliori sono i flash back della protagonista adolescente, quelle peggiori riguardano la tirata moralistica un po’ sempliciotta che chiude la vicenda “professionale”.
Fantastici però gli spunti culturali e fantastico ritrovare tra la bibliografia Hofstadter.
... questo libro è ancora più grande. E quando lo avrò finito ne comincerò un altro e quello sarà ancora più grande, e poi un altro ancora, e allora la mia casa si allargherà fino a diventare una magione, piena di stanze dove loro non potranno trovarmi... (Nick Hornby, How to be good)
mercoledì 15 aprile 2009
mercoledì 1 aprile 2009
La promessa di Friedrich Dürrenmatt
Colpiscono la brevità e la linearità della storia che fanno apparire ancora più tremenda la verità esposta e cioè il dominio della casualità beffarda nella nostra esistenza a dispetto di intelligenza e lucidità razionale.
Una verità che tutti facciamo immensamente fatica ad accettare. Nelle piccole cose di ogni giorno ci aspettiamo sempre testardi il finale: bello o brutto che sia, ma un finale, uno Scrittore al di sopra delle parti che abbia rispettato il canone della narrazione.
Scoprire, ormai vecchi, che non c'era nessuna trama è una delle esperienze peggiori dell'esistere.
Veramente un libro bellissimo!
Niente è più crudele di un genio che inciampa in qualcosa di idiota
Una verità che tutti facciamo immensamente fatica ad accettare. Nelle piccole cose di ogni giorno ci aspettiamo sempre testardi il finale: bello o brutto che sia, ma un finale, uno Scrittore al di sopra delle parti che abbia rispettato il canone della narrazione.
Scoprire, ormai vecchi, che non c'era nessuna trama è una delle esperienze peggiori dell'esistere.
Veramente un libro bellissimo!
Niente è più crudele di un genio che inciampa in qualcosa di idiota
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