mercoledì 15 aprile 2009

PopCo

C’è una qualità che mi rende estremamente simpatici i romanzi di Scarlett Thomas e cioè la tipologia di protagonista femminile lontana mille miglia dagli stereotipi attuali: che bello una donna che fuma, si malveste, si occupa di matematica e crittografia e si concede amori occasionali!
Poi c’è questa gran bella quantità di informazioni culturali, questo amore per il sapere in quanto tale che scorre fra le pagine e che le rende accattivanti, anzi eccitanti.
Ho letto PopCo veramente di gusto; come di gusto avevo letto Che fine ha fatto MrY. Il gusto dell’avventura; il gusto del mistero; il gusto della scienza e della filosofia.
Si intravede la tecnica indubbiamente: nel dosaggio di descrizioni dialoghi e introspezione, nell’alternarsi di presente e flashback, nella costruzione di misteri.
Detto questo, PopCo è un po’ deboluccio nella storia. Nella fretta di affastellare nozioni e introdurre elementi di thriller un po’ fini a se stessi, qualche colpo di scena promesso non viene mantenuto e qualche elemento intrigante si perde per strada. Le pagine migliori sono i flash back della protagonista adolescente, quelle peggiori riguardano la tirata moralistica un po’ sempliciotta che chiude la vicenda “professionale”.
Fantastici però gli spunti culturali e fantastico ritrovare tra la bibliografia Hofstadter.

mercoledì 1 aprile 2009

La promessa di Friedrich Dürrenmatt

Colpiscono la brevità e la linearità della storia che fanno apparire ancora più tremenda la verità esposta e cioè il dominio della casualità beffarda nella nostra esistenza a dispetto di intelligenza e lucidità razionale.
Una verità che tutti facciamo immensamente fatica ad accettare. Nelle piccole cose di ogni giorno ci aspettiamo sempre testardi il finale: bello o brutto che sia, ma un finale, uno Scrittore al di sopra delle parti che abbia rispettato il canone della narrazione.
Scoprire, ormai vecchi, che non c'era nessuna trama è una delle esperienze peggiori dell'esistere.
Veramente un libro bellissimo!

Niente è più crudele di un genio che inciampa in qualcosa di idiota