martedì 12 ottobre 2010

Prospettiva Lenin, Anton Antonov (?)

Potrebbe essere una storia di spionaggio, ma manca di azione.
Potrebbe essere un romanzo di formazione, ma manca di profondità psicologica.
Potrebbe essere un libro di storia, ma è troppo affrettato.
Potrebbe essere un atto d’amore verso la Russia e, sì, un po’ ci riesce a comunicare rispetto e anche un pochino di pathos (soprattutto quando il giovane studente visita San Pietroburgo, o quando la spia in disarmo vive affianco ai derelitti del triste condominio moscovita).
Potrebbe essere una tesi politica ma è molto, molto ambigua e non se ne viene facilmente a capo.
Non è un gran libro se visto come opera letteraria, però è interessante e scorrevole.
Tutto sommato vale la pena delle poche ore di lettura che chiede.

1 commento:

Anonimo ha detto...

mi dispiace ma non condivido. ho appena terminato la lettura del libro e mi è sembrato appassionante e gradevole. il libro non vuole essere né una storia di spionaggio, né un romanzo di informazione, né un libro di storia né un atto di amore verso la russia. vuole raccontare il destino incrociato di un'idea e di un uomo che la seguiva: la bellezza di prospettiva lenin sta proprio nella sovrapposizione di due destini, quello di una nazione e di un modello economico con quello di un uomo che a quegli ideali credeva fermamente. questa è la chiave di lettura, peraltro esplicita, dell'opera.