lunedì 25 maggio 2009

Angeli e demoni

Dan Brown è come il Mac Donald’s; non si dice ma si fa. E si gode da matti, come in una vera trasgressione.
Se qualcuno te lo vede in mano, nascondilo.
Oppure affrettati a dire che sei una estimatrice di Buzzati e che devi solo riempire qualche ora buca e... Angeli e demoni è un passatempo senza impegno.
Dan Brown è come Topolino: thriller prevedibile negli sviluppi e nei colpi di scena ma paradossalmente proprio per questo vergognosamente godibilissimo, invece di fare lo spettatore che aspetta il colpo di genio, ti ritrovi pagina dopo pagina a riscriverlo insieme all’autore; thriller talmente scontato da essere rassicurante, talmente spinto nella non credibilità degli eventi da risultare un’alternativa alla camomilla, talmente facilone negli elementi pseudoscientifici da farti sentire Einstein al confronto.
Più un diario di viaggio, un resoconto appassionato di visite turistiche colte, nella domenica più calda, tra un riordino di armadi e un bucato invernale, tra una pulizia di balconi e una annaffiatura di basilico, Angeli e demoni, un thriller per casalinghe mature.

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