lunedì 2 marzo 2009

Non vi lascerò orfani

Perché non leggere Non vi lascerò orfani? Mi sembra di aver capito che in esso una donna più o meno della mia età, cresciuta nella mia stessa epoca, racconta se stessa in rapporto ai propri genitori e racconta il lutto della perdita della propria madre. Non dovrebbe essere una lettura attraente, dato che l’autrice è una donna intelligente le cui creature televisive di solito seguo con una certa attrazione e dato che ho conosciuto l’andarsene da casa, il contatto telefonico quotidiano, l’ambiguità di un mondo e di una autorità parentale lasciata senza rimpianti e rimpianta per tutta la vita nello stesso momento? Ci sono tutte le premesse perché questo libro MI interessi.
Invece è scattato il rifiuto.
Credo di aver bisogno dello schermo della finzione romanzesca. So che l’autore sta facendo inevitabilmente dell’autobiografia anche nel romanzo più fantascientifico, ma preferisco il tacito accordo reciproco per cui tu mi inganni raccontando il tuo vissuto come se fosse una storia inventata e io leggendoti posso immedesimarmi nella storia di un personaggio che mi modello anche un po’ a modo mio; insomma non mi va che l’immagine della star televisiva si sovrapponga fastidiosamente, come se stessi leggendo una rivista di gossip, con tutto il bagaglio altalenante di curiosità idiota e presa di distanza orgogliosa che ne consegue.

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