venerdì 26 marzo 2010

troppi paradisi, siti

Romanzo grandissimo. Forse troppo grande.
Lettura spessissima, dolorosa, un po’ schifosa.
Una passerella di subumani.
Anche il pedofilo, terribile!
Un racconto visto attraverso il rapporto con l'altro dove l'altro è un uomo con cui mettere in piedi relazioni omosessuali, finte, affettuose, forzate, passionali, autentiche, prezzolate, more uxorio, viziose, fugaci...
La televisione intrecciata alle vite, come una enorme tenia ramificata nei singoli cervelli.
Il senso delle vite spezzettato in tanti momenti sconnessi fra loro.
Credo che, per assurdo, quello che dovrebbe essere un punto di vista omosessuale è in realtà una immersione totale in un lato oscurissimo del maschile.
Così non riesco a farmi prendere.

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