giovedì 26 luglio 2007

manuale d'amore per desolazione metropolitana estiva

Perchè si faccia un film come Manuale d’amore 2 credo sia indiscutibile; perché una persona resti seduta una sera a guardarselo in DVD è stamattina per me oggetto di autoanalisi mortificante. Le cause di un tale degrado possono essere ricondotte a sovraccarico di lavoro mentale in ufficio in vista delle ferie, temperatura elevata in appartamento, silenzio e desolazione quasi agostana per le strade, vista su cantiere che imperterrito continua a cementificare e asfaltare.
Ma ormai il tempo è stato sprecato e bisogna salvare il salvabile. Il salvabile si sostanzia in una ripresa finale dall’alto di una terrazza con panni stesi e oggetti vari molto colorati a formare una serie di strisce perfettamente parallalele ma distribuite sulla terrazza; una delle strisce è un lenzuolo bianco sotto il quale si nasconde e sogna Verdone: bella immagine.
E poi le immagini dell’episodio sul matrimonio gay: campagna luminosissima, bellezza architettonica mozzafiato.
Il salvabile sono Albanese e Rubini e la figlia di Verdone e Dario Bandiera un po’. E la bellezza della ragazza spagnola.
Sceneggiatura bislacca.
Episodio Volo/Bobulova pietoso, quasi un insulto per chi da quelle situazioni ci passa davvero.
Scamarcio slip bianco grezzissimo e Bellucci inconsistente, che pena! Scena di sesso da emozione zero: Big Jim e Barbie avrebbero saputo dare qualche brivido in più.
Fastidiosissimi gli spot pubblicitari.
Patetica l’esposizione di Caos calmo.
Claudio Bisio che diavolo ci faceva? Mah!

Nessun commento: