lunedì 2 gennaio 2012

olive kitteridge, elizabeth strout

Una donna che si avviasse verso la vecchiaia a leggerlo potrebbe cadere nella disperazione.
Molto intenso e scritto benissimo.
Molta tecnica che ogni tanto è troppo evidente: cominciare tutte le storie dal centro della vicenda dando per scontato il già avvenuto, ma lasciando cadere i dettagli passati a piccole dosi e in maniera fintamente casuale, per rendere comprensibili i fatti.
Molto simile a Alice Munro.
Ma le pagine di Alice Munro hanno qualcosa in più, non saprei che cosa, forse meno tecnica, forse più mistero, forse più sincerità.

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