venerdì 20 aprile 2007

vonnegut e faletti

Insomma Eliot è un pazzo, o è il meno pazzo di tutti? Fra situazioni strampalate e ironia dolorosa ieri sera ho finito Dio la benedica, Mr. Rosewater di Vonnegut. Vorrei averlo qui accanto a me, Vonnegut, e farmi suggerire la chiave ironica migliore per sopravvivere al grigiotopo spalmato sulla faccia delle persone che mi girano fra i piedi in quest’ufficio. Il pensiero, idiotissimo, che mi è passato per la mente invece è che essere così diverso e lucido e intelligente non gli è servito a non morire. Come non serve a nessuno. Poi se lasci andare la mente su questa china pericolosa non ti fermi più. Sarà colpa di quel meraviglioso, potente Everyman di Philip Roth che mi gira funereo per le viscere da quando me ne sono goduta la lettura tre settimane fa?
Poi non avevo sonno e in circa venti minuti mi sono fatta passare per le mani la favoletta di Faletti allegata al Corriere di ieri. Forse non erano venti minuti, forse di meno. Io ci ho messo un euro in edicola e venti minuti di una sera già andata. Lui quanto ci avrà messo? Credo altrettanto poco. Tutto sommato è stata una transazione equa.

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