Il vecchio proverbio stupido diceva “Aprile non ti scoprire” e se dopo giornate da temperature estive una mattina in bici alle 8 per le strade di Milano ti accorgi che era meglio se ti mettevi addosso uno strato in più, non ti puoi stupire: il proverbio antico te lo diceva, perché Aprile ha tutto il diritto di propinarti una giornata fresca all’improvviso, come e quando vuole. Ma il secondo immediato pensiero, sempre sulla bici, è: “Come si è vestita quella fanatica di mia figlia?” e ti sembra di ricordare dei pantaloni corti mimetici, una magliettina che lasciava fuori l’addome ad ogni minimo movimento, una felpina bianca striminzitissima, insomma una mise agostana da serata sulla spiaggia.
Stavo facendo finta di prepararmi a fronteggiare i figli adolescenti, anticonformismo e ribellione, rifiuto dell’ordine, individualismo sfrenato e mi preparavo coltivando la parte ribelle, l’ex-adolescente (o quel che ne resta) in me, collezionando anche qualche figuraccia pur di non diventare madre omologata e incapace. E invece ho sbagliato tutto, ché se fossi omologata forse riuscirei a capirla meglio questa ragazzina; il paradosso è che noi 40enni siamo scontenti e vaghiamo ancora alla ricerca di senso e loro invece non hanno nessuna voglia di ribellione e sono il bacino assertivo e pecorone di chi ci fa i soldi sopra.
E soprattutto, accidenti, non avevo finito di prepararmi, lei ha solo UNDICI anni!!!!
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