Ma se io che passo di sfuggita intorno ai libri mi sono accartocciata sulla sedia, guardando solo per un quarto d’ora l’indecoroso teatrino televisivo impalcato per il Premio Campiello, e ho provato l’impulso di entrare a braccio alzato come superman nel televisore e liberare quella povera scrittrice umiliata sul palco, spalmata da una serie di oleose ovvietà. Allora, un vero letterato che fa, vomita?
E poi, Ines Sastre, è bellissima e simpatica... ma farle leggere mostruosamente le prime righe dei romanzi italiani...
A che serve far passare in televisione i libri in questo modo?
Cento, mille, milioni di Per un pugno di libri, per favore.
Lo so basta spegnere. Infatti.
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